"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior".
F.De Andrè

Sahara

Sahara
Sahara

domenica 12 settembre 2021

Il contrasto

Il contrasto


Il bianco del calcare con l’azzurro del grande mare

Il buio della notte con le stelle da toccare

La sete nella gola con la rugiada delle foglie che ti sfiora

Il tempo che scorre piano nei paesaggi eterni

Scolpiti dall’acqua che non c’è.

L’isolamento nelle generazioni che crea le condizioni per tirare fuori la creatività di giganti della cultura che comunicano col mondo.

Pastori Pecore e Poesia. 

Per entrare in Sardegna si passa dal Supramonte.

sabato 29 dicembre 2012

Campagna Elettorale 2012 2013

Cari amici di tutto il mondo,
qui in Italia siamo entrati ormai da un mese in campagna elettorale.

Una campagna elettorale nella quale si giocano interessi enormi, dove la Confindustria accompagnata dalla crisi e dalla recessione dell'occidente, ed il Vaticano, in costante calo di consensi e con un patrimonio inestimabile di ricchezze, si stanno piano piano schierando, muovendo l'elettorato di qua e di la utilizzando sia i mezzi di informazione, sia i mercati.
Si è aperto il sipario sul trimestre che ci divide dalle elezioni politiche, nel quale vedremo il peggio del peggio, dove la bramosia del potere la farà da padrona negli stati d'animo dei potenti o degli aspiranti tali. 
Le persone comuni si troveranno in una situazione di inferiorità e nella condizione imbarazzante in cui l'ultimo che parla ha sempre ragione, saranno tartassate da politici animati dalla sete di potere e guidati da superprofessionisti della comunicazione.
Quando mi accorgo "che tutti hanno ragione" io mi confondo, prendo coscienza di essere manipolato a mia insaputa ed elaboro una reazione che mi faccia sentire ancora vivo, ancora persona, ancora entità.
Qualcuno a questo punto decide di reagire.
Qui di seguito ho individuato cinque reazioni possibili, partendo dalla più istintiva fino a quella che personalmente mi sento di consigliare:

1 - Vadano tutti a fare in culo : Mandare tutti a quel paese, disinteressarsi della cosa pubblica e decidere di non andare a votare.

2 - Outsider : Decidere di votare per l'ennesimo partito "personaggista" di cui abbiamo una triste lista nella nostra storia politica soprattutto per la fine che hanno fatto. Questi partiti più o meno improvvisati che nascono generalmente con pregevoli intenzioni, si trovano ad affrontare una crescita improvvisa, e nel reclutamento delle maestranze, diventano invariabilmente un ricettacolo dei procacciatori di potere e di poltrone, di soggetti clientelari che portano dentro il loro pacchetto di voti e poco importa che natura abbia. 

3 - Fidelity : Io sono schierato, assisto alla campagna elettorale, faccio il tifo per i miei e contro gli altri. Niente e nessuno può cambiare le mie convinzioni. 

4 - The undecided : Coloro che saranno i veri vincitori delle elezioni: gli indecisi. Quella che gli statistici chiamano "percentuale degli indecisi" e che normalmente segna le sorti della consulta elettorale, è quella massa di persone che, nel sincero tentativo di realizzare una civile alternanza, si affidano alla campagna elettorale cercando di capire i programmi di ogni schieramento, finendo spesso  per primi nell'ingranaggio della trappola mediatica. Il rischio è quello di arrivare completamente confusi alle elezioni e votare "di pancia" e cioè istintivamente, rendendo di fatto inutile tutto lo sforzo fatto.  In giro , nelle pizzerie e nei bar, negli uffici e in famiglia vengono usati gli stessi linguaggi e le stesse terminologie utilizzate nelle televisioni, una sorta di "gergo da TG". Ricordo che le ultime elezioni sono state vinte con l'ultima frase detta all'ultimo giorno utile all'ultima trasmissione elettorale, alla fine di un discorso che non c'entrava niente con la famosa frase: "Aboliremo l'ICI".

5 - Coming Back : Non mi piace la campagna elettorale. Quello che uno ha fatto o no nel bene o nel male lo ha fatto nella normale gestione della vita politica del paese, sia che fosse al governo che all'opposizione. E' li che ha giocato le proprie carte ed è li che ha parlato in concreto con i propri elettori . Io vorrei che ognuno di noi votasse alle elezioni quello schieramento che aveva in testa un mese fa, qualunque esso fosse, senza cambiarlo. Da ora in poi saranno solo discorsi e giochi di potere. Il parlamento non sta lavorando,  sono solo tutti impegnati a cercare di convincerci di qualcosa ed a qualunque costo. Cercherò di assistere il meno possibile alla campagna elettorale, perchè quello che i politici mi dovevano dire me l'hanno già detto con i loro comportamenti durante la legislatura, ed è lì che mi sono fatto la mia opinione.

Carissimi saluti



martedì 11 dicembre 2012

Dieci anni

Dieci anni
Il rintocco della campana nel mio cuore stamattina
Un salto indietro a quel pomeriggio d'inverno
Un po' così insieme ci prepariamo al distacco
Con le lacrime agli occhi sapendo che più in fondo ci ritroveremo nelle nostre promesse

martedì 1 novembre 2011

Errori Rilevanti Viola

ERRORI RILEVANTI:
1 - Le disgrazie sono iniziate dalla prima giornata da capitano di Montolivo. Allenatore Prandelli. La modalità di tale decisione (eletto dai giocatori) non so se sia una prassi, ma a mio parere non è seguendo la tendenza dello spogliatoio che si possono dare impulsi ad una crescita, non é delegando il futuro della guida del gruppo, ma prendendosi la responsabilità di scegliere il leader della squadra;
2 - La proprietà non ha mai ascoltato la città. Il fiorentino non é opportunista, sente sua la squadra della propria città ed ha un rapporto passionale e sincero verso di essa. Vista dal basso posso garantire che la sensazione che si ha è di aver a che fare con grandi imprenditori abituati, sottolineo giustamente, a decidere da se sulle proprie cose, senza peró considerare che la Fiorentina è il cuore e la passione di mezzo milione di persone che non hanno mai vinto, ma che hanno amato Antognoni per la sua dedizione alla maglia viola. Essa (la proprietà ) ha tentato, in ogni suo comportamento, di cancellare il passato per il quale ognuno di noi ha dato tanto, e di affermare il principio secondo cui la Fiorentina è nata con i Della Valle. A quanto dicono nella sede non c'è traccia di foto e gesta dei campioni del passato
3 - Che Sinisa non era "bono" lo dissi súbito io da profano dopo la prima amichevole precampionato. Mi sfugge perché ci siamo suicidati in un anno e mezzo di agonia e di sofferenza con il risultato di aver allontanato la gente dallo stadio,essere arrivati a questi toni ed aver ridotto enormemente il valore dei giocatori. E' strano, era tutto cosí chiaro sin dall'inizio, era palese, ma si è voluto insistere in modo arrogante.
4 - Quando un bambino vuole una cosa piange, e se non la ottiene piange più forte anche fino a rompere qualcosa. Gli sgradevoli cori sbagliati etc. etc. con i loro luoghi comuni, per fare in modo che non avvengano più, bisogna fare uno sforzo anche per capire da dove arrivano. Quando la voce degli amanti della fiorentina non viene puntualmente ascoltata, ed il rapporto è sempre a senso unico, si arriva a sbagliare forma, solo per farsi ascoltare, così come il bambino che rompe qualcosa. Ci vuole un attrezzo per rompere un muro. Ed Il muro non funziona in Israele e non funziona neanche a Firenze. La gente che ha riempito lo stadio in C2 è la stessa che oggi diserta le partite di serie A. La gente non è cambiata e tantomeno stupida; essa vorrebbe soltanto sentire il cuore della società. Gli strappi non sono mai avvenuti dai tifosi, che, al contrario di quello che si vuol far credere, hanno sempre dimostrato equilibrio anche di fronte a dubbie esternazioni, ma sempre dalla proprietà (Prandelli, Cittadella, Antognoni etc.). E quando poi i tifosi s'incazzano, sbagliano. Accade cosí che passano dalla ragione al torto, come passa dalla ragione al torto il bambino palestinese che tira un sasso al militare corazzato israeliano ............... La prova delle precedenti affermazioni risiede nel fatto che noi siamo sempre qua da quarantadue anni in attesa del terzo scudetto .

domenica 23 ottobre 2011

I luoghi comuni

Gheddafi, Simoncelli, Si tav No tav, la crisi.
C'è qualcosa che non mi torna, mi sento addosso il tentativo della manipolazione.

Poco possiamo fare per influenzare i luoghi comuni, e quindi siamo meri spettatori speranzosi che qualcuno che può faccia qualcosa.

I luoghi comuni mi fanno paura, essi tagliano i sentimenti, ci impediscono di sognare e di amare le cose della vita.

Da venti anni provano ad inculcarci il concetto che uccidendo una persona (Saddam, Bin Laden, Gheddafi o qualsiasi condannato a morte) si risolva quel problema.

I miei figli lo stanno subendo dalla nascita, quindi possiamo parare già di una generazione anta e cresciuta con questo valore imposto ripetutamente dai mass media.

martedì 11 ottobre 2011

Al tuo capezzale

Qui adesso ti guardo dormire
Sullo sfondo il verde delle colline
Che tanto hai amato
Il sole esalta il Castel di Poggio
E crea contrasti tra pini e cipressi.
Altri babbi in quei boschi
Alleveranno i propri figli
Ed a loro insegneranno la vita.